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CASINA COLOSSO

DIMORA

RURALE

DEL

'700

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Casina Colosso, nel cuore della recente espansione della città verso il mare, fino a pochi decenni orsono faceva capo ad un esteso, fertile, latifondo. Uno dei tanti insediamenti rurali che dalla fine del ‘700 hanno iniziato ad abitare il territorio, tra la città murata e il mare, particolarmente vocato, per la fortunata posizione geografica, il clima e la qualità del terreno, alla coltivazione della vite, tabacco, ulivo, frutteti e ortaggi.

Un ambito dal valore paesaggistico unico, ideale per una tranquilla residenza, percorso da una fitta rete di stradine a servizio delle casine estive, ‘’cenate’’ per i Neretini forse per le cene conviviali di cui godevano nella lunga estate. Un ambito in continuum con il Parco Naturale di Porto Selvaggio verso il mare e con gli estesi latifondi dell’entroterra punteggiati da strade, antiche masserie di notevole valenza storico-architettonica tra le quali spicca la masseria ‘’Brusca’’.

La Casina Colosso nei secoli ha assunto la consistenza attuale. Il nucleo centrale più antico (15°- 16° secolo) con tre ampi vani a pianterreno voltati a botte su forti spessori murari e la scala per il primo piano per altrettanti tre vani con copertura leggera a tetto incannicciato.

L’ampliamento caratterizzante dal punto di vista architettonico è della seconda metà del ‘700 come testimonia la rinvenuta epigrafe di consacrazione della chiesetta alla Madonna del Dolore esempio di architettura tardo-barocca idonea ad accogliere i fedeli della campagna intorno al richiamo del campanile.

Ultimo modesto ampliamento è databile intorno ai primi anni ’50 del secolo scorso con un volume ben integrato con l’edificio più antico. Con lo stesso intervento la Casina è stata dotata di impianto elettrico, apparato igienico-sanitario e al primo piano di pregiati pavimenti in graniglie e cementine discretamente conservati.

Un recente restauro, finalizzato al recupero per una compatibile utilizzazione turistico-ricettiva, ha riportato l’edificio alla sua consistenza originaria.

Destinati un tempo alla trasformazione e conservazione dei prodotti della campagna i locali al piano terra con la dotazione di tre grandi camini, forno e fornetto, neviera e cisterna sono stati destinati a sale per il relax e la ristorazione di qualità proponente i migliori prodotti del territorio.

La cisterna essendo risultato tecnicamente impossibile recuperarla alla funzione originaria verrà utilizzata come caratteristica cantinola per la conservazione dei vini, formaggi, insaccati.

Con particolare cura sono stati scelti gli arredi sapientemente contestualizzati con l’architettura. Il pianterreno è immerso in un ampio giardino ‘’mediterraneo’’ dotato di piscina, piscinetta baby, vasca idromassaggio, verde attrezzato per il gioco dei più piccoli, idoneo ad accogliere con la caratteristica chiesetta e gli altri spazi coperti eventi anche di discreta importanza.

Al piano primo, l’antico ‘’piano nobile’’ abitato dal signorotto che constava di una successione di ampie camere, con modifiche minime dell’impianto originario è stato recuperato un monolocale e quattro suites con terrazze attrezzate, comodi bagni con docce emozionali o vasca idromassaggio. Conferiscono agli ambienti, una particolare atmosfera tra antico e contemporaneo, gli antichi pavimenti ed elementi di arredo ottocenteschi mixati ad arredi moderni.

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